Lo studio svolge la propria assistenza nel campo del diritto civile e commerciale, utilizzando quando possibile il sistema della mediazione quale sistema di risoluzione delle controversie alternativo al giudizio in Tribunale per le sue caratteristiche di velocità, informalità, riservatezza e certezza dei costi (molto contenuti se paragonati a quelli di una causa).
La mediazione consiste nella ricerca, volontaria ed informale, da parte di due (o più) soggetti in lite, di un accordo che ponga fine alle questioni in essere, grazie all’aiuto di una terza persona, imparziale ed esterna all’ordinamento giudiziario: il MEDIATORE.
Il mediatore, privo di poteri decisionali vincolanti, ha il compito di facilitare e coordinare il dialogo e la comunicazione tra le parti, avvicinando i punti di vista e stimolando il raggiungimento di un accordo.
In caso di mancato accordo, le parti possono procedere davanti al giudice o davanti all’arbitro (vedi Arbitrato) e ciò che è stato detto e fatto in mediazione rimane riservato e inutilizzabile.
In caso di accordo raggiunto lo stesso (previo controllo di forma da parte del Presidente del Tribunale) acquista valore di titolo esecutivo; cioè, acquista forza vincolante corrispondente a quella di una sentenza definitiva non appellabile.
Durante la procedura di mediazione le persone, a loro scelta, possono partecipare con persone di loro fiducia (ad es. tecnici, consulenti, familiari, amici).
L’Avv. Francesco Pifferi è Mediatore dal 2003 ed ha un’ampia esperienza sul campo avendo condotto con successo numerose procedure presso gli organismi delle camere di Commercio, oltre ad avere assistito i suoi clienti come consulente legale e strategico nella procedura di mediazione.
E’ possibile manifestare la preferenza per l’Avv. Francesco Pifferi come Mediatore Professionista presentando domanda di mediazione presso le CCIAA di Bologna, Forlì - Cesena e Ravenna dove questi è iscritto e chiedendo le parti congiuntamente alla segreteria che egli si occupi personalmente della mediazione. (n.b. tale richiesta non è vincolante per l’organismo di mediazione, ma -ove non ci siano questioni particolari- normalmente tale richiesta è accolta volentieri).
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